Serate in famiglia CCV

            Nella serata di oggi incontreremo di nuovo il nostro amico, il Maestro Alessio Cervelli, che già conosciamo. Questa volta ci propone una sorta di lezione un po’ impegnativa, ma molto istruttiva, che vale la pena di ascoltare con attenzione. Il video è introdotto da questa bella riflessione:

            «Quando al TG sentiamo servizi sulle malefatte delle “baby-gangs” costituite da adolescenti minorenni, ci prende lo sdegno. Quando leggiamo on line notizie di guerra, violenza, distruzione e morte, ci prende la paura e la disperazione. Tutto ci fa perdere fiducia nella bellezza e ricchezza della persona umana, che può e deve tornare ad essere capolavoro d’amore.Solo l’arte, la musica, la scrittura possono tornare a riempire in modo salutare quella voragine del cuore che, se lasciata vuota, si colma unicamente di malessere, depressione, istintualità sregolate e rabbia incontrollata; perché solo la bellezza può salvare questo nostro mondo. Ciò vale certamente per tutti gli uomini, i quali, riconoscendo tanta ricchezza nei propri simili, potranno tornare ad alzare le mani per salutare, soccorrere, abbracciare; a maggior ragione vale per chi, vivendo la dimensione verticale della vita, ossia la fede, sa che quella bellezza infinita che si può scorgere nel viso e nel cuore dei propri simili è immagine di Colui che è “il più bello tra i figli dell’uomo, sulle cui labbra è diffusa la grazia” (Salmo 44), l’Agnello innocente che, per la salvezza di tutto il gregge, si lascia condurre al macello senza aprire la sua bocca (Isaia 53, 7). Questa breve ed agile video-lezione vuole essere una semplice opportunità, rivolta innanzitutto ai nostri giovani che si affacciano all’età adulta, per andare al cuore della costruzione della bellezza che può uscire dalle nostre mani, con la nostra musica… perché fare musica ci serve certamente per stare bene, ma soprattutto è indispensabile perché la musica è “AMORE CHE GUARISCE”, quando è fatta al meglio possibile ed è offerta, con rettitudine di mente e di cuore, all’intimo di chi la accoglie».

            Dopo aver seguito questa interessante lezione, non ci resta che ascoltare la cantata “Wachet auf, ruft uns die Stimme” BWV 140 di Bach, della quale abbiamo a disposizione un’ottima edizione con i sottotitoli in inglese. Notiamo come il discorso spirituale e mistico di questa cantata sveli allo sguardo una dimensione dell’amore sponsale che trascende le limitate prospettive soltanto terrene e raggiunge una sostanzialità meta-fisica senza la quale l’amore umano rischia di perdersi in una vanità inconsistente. Troppo spesso questa prospettiva mistica è stata tarscurata e messa da parte nella vita quotidiana dei fedeli.

            Buon ascolto!