Abbiamo già incontrato Francois Devienne (1759-1803), flutista e strumentista francese che al suo tempo fu chiamato “il Mozart francese”, ma che dovette attendere la metà del XX secolo per essere riscoperto e rivalutato. Professore di flauto al Conservatorio di Parigi, scrisse numerose composizioni strumentali, prevalentemente per strumenti a fiato, e anche un certo numero di opere. Uno strumento a cui dedicò buona parte della sua produzione fu il fagotto, strumento a fiato da timbro piuttosto basso che generalmente ha un ruolo piuttosto ausiliario nella compagine orchestrale.
Nei suoi quartetti per fagotto ed archi, che ora ascolteremo, vedremo che il fagotto assume un ruolo preminente.
Massimo Lapponi O.S.B. 