Serate in famiglia CCCVII

            Nel volume “L’opera italiana dalle origini all’opera verista”, pubblicato nel 1955, Domenico De’ Paoli osava scrivere, a proposito di Vivaldi, che egli «scrisse una quarantina di opere teatrali le quali, costruite tutte sullo schema  in voga (aria-recitativo), e su formule convenzionali, costituiscono decisamente (a parte qualche pagina che si salva musicalmente, ma non certo come espressione drammatica) la parte caduca dell’immensa e gradissima opera di creazione del Prete rosso».

            A parte il fatto che il numero delle composizioni operistiche di Vivaldi è molto superiore, il giudizio del De’ Paoli fa veramente rabbrividire. Possiamo scusarlo soltanto in considerazione della circostanza che al suo tempo l’opera barocca era molto mal conosciuta e pochissimo eseguita e che non vi erano neanche lontanamente tutte le opportunità che abbiamo oggi per conoscerla ed apprezzarla.

            Il concerto che proponiamo in questa serata, tutto dedicato a brani delle opere di Antonio Vivaldi (1678-1741), fornirà la prova spirimentale dell’assoluta inconsistenza dei giudizi e pregiudizi diffusi al tempo in cui scriveva il De’ Paoli, e che saranno duri a morire. Questo stesso concerto sarà anche una sorta di “celebrazione” del nostro grande mezzosoprano Cecilia Bartoli, che letteralmente trionfa a Parigi. Qualche brano di questo concerto era stato già presentato, non credo l’intero concerto, ma in ogni caso molto tempo fa, e possiamo perciò riproporlo come un evento musicale assolutamente straordinario.

            Buona visione e buon ascolto.