Serate in famiglia CXXIV

            Nella serata di oggi proponiamo la visione di un film molto particolare, che ha il titolo un po’ sgradevole, perché ricorda un costume che giustamente riteniamo aberrante – ma di cui dobbiamo prendere atto – di cui abbiamo già parlato: l’uso di evirare i ragazzi destinati alla professione di “musici”, per ottenere che conservassero la voce “bianca” anche nell’età adulta.

            Non è facile comprendere come questo uso non urtasse la comune sensibilità morale per un tempo così lungo. In ogni caso, i musici che raggiungevano un’alta prestazione artistica avevano i vantaggi della forza toracica maschile aggiunta all’estensione di voce femminile, e ciò permetteva loro di eseguire virtuosismi che a noi sembrano inconcepibili. Anche per questo tanta parte della musica barocca per molto tempo è rimasta ineseguita e ignorata.

            Ma negli ultimi decenni c’è stato un grande revival di questa musica, che ha visto protagonisti sia dei soprani donne particolarmente dotati e in possesso della volontà indomabile di raggiungere le più alte vette del virtuosismo barocco, sia soprani uomini, che, ormai abbandonata la pratica dell’evirazione, hanno saputo sviluppare nuove tecniche per ottenere il timbro di voce “bianca” da soprano – generalmente vengono chiamati “controtenori”, e ne abbiamo già incontrato più di uno.

            Tra le donne spicca in modo particolare il mezzosoprano Cecilia Bartoli (nata nel 1966). Dotata di una corporatura robusta e di una volontà d’acciaio, ella è riuscita a superare tutte le difficoltà del più arduo canto barocco e ha dato un contributo incalcolabile alla riesumazione di moltissimi capolavori dimenticati. Tra le altre cose, ha realizzato un film dal titolo – come si è detto, un po’ sgradevole – “Sacrificium. The arte of the castrati”. A parte il titolo e l’allusione tragica che esso contiene, il film è piacevolissimo e offre un’antologia di eccezionali brani di musica barocca, ricchi di incredibili virtuosismi, in un’ambientazione fantasiosa e suggestiva.

            Tranne l’ultimo brano, che è di Händel – ma in lingua italiana – ed è anche molto noto, gli altri sono brani di musicisti italiani che soltanto di recente sono ritornati in auge, anche proprio grazie all’impegno di Cecilia Bartoli.

            Purtroppo vi è un inconveniente tecnico che ogni tanto si presenta: alcuni video hanno un link che non può essere riportato direttamente in un blog. È questo il caso del video del film “Sacrificium”. Ma possiamo aggirare l’ostacolo in questo modo: basta aprire un motore di ricerca – come ad esempio Google – e digitare questo titolo:

The Art of Castrati. Sacrificium. Cecilia Bartoli. Giovanni Antonini (Olivier Simonnet) youtube.

            Così senza difficoltà si potrà accedere al youtube che ci interessa.

            Auguriamo, dunque, una serata molto piacevole e anche originale.

            Buon ascolto!