Nuove serate in famiglia V

            Poco dopo il mio arrivo in Sri Lanka feci una gradevole scoperta, che avrebbe avuto un effetto inaspettato, di cui ora non parlerò.

Dovendo trascorrere lunghe ore ospite delle case per orfanelle delle Suore di Maria Immacolata, che ci avevano invitato a fondare un monastero in Sri Lanka, e trovando in queste case delle bellissime biblioteche piene di romanzi e racconti per bambini e per ragazzi in inglese, incominciai ad interessarmene, e così un po’ per volta scoprii il meraviglioso mondo della narrativa inglese per ragazzi – infinitamente più ricca e popolare di quella italiana.

            I libri che ebbi modo di gustare in ore e giornate indimenticabili andavano dai classici dell’Ottocento e del primo Novecento ad opere scritte tra gli anni 40 e gli anni 70 del Novecento. Da segnalare il fatto che la stragrande maggioranza degli autori di questi libri erano donne.

            Una delle scrittrici che scoprii in questa circostanza è Edith Nesbit (1858-1924), personaggio un po’ complesso per la sua infanzia trascorsa in varie parti di Europa, essendo divenuta presto orfana di padre, per le grandi difficoltà che dovette affrontare nel suo matrimonio e per il suo impegno sociale e politico nella cosiddetta Fabian Society, in cui la Nesbit perseguiva una forma di socialismo moderato e riformista.

            Tutti questi impegni familiari e sociali non le impedirono di dedicarsi con passione alla letteratura, e soprattutto a scrivere un’infinità di libri per l’infanzia e l’adolescenza. In questa sua opera la Nesbit fu anche un’innovatrice, aprendo la letteratura per ragazzi ad orizzonti più “realistici” di quelli fantasiosi tradizionali – anche se nei suoi libri non è affatto assente l’elemento fantastico. Il suo influsso sulla successiva letteratura per ragazzi fu immenso, raggiungendo autori disparati, come Pamela Lyndon Travers (1899-1996), autrice di “Mary Poppins” e C.S. Lewis (1898-1963), autore delle “Cronache di Narnia”.

            Troviamo nella Nesbit un tratto caratteristico del socialismo moderato inglese: mentre il socialismo in Germania prese ben presto connotati fortemente ateistici, in Inghilterra invece esso molto spesso si coniugò senza difficoltà con il sentimento religioso.

            L’opera della Nesbit che scoprii e lessi con maggiore interesse in Sri Lanka è intitolata “The Railway Children” (1905). Più volte fu portata sullo schermo, come serie televisiva o come film. Proprio in questi giorni ho scoperto che la migliore realizzazione cinematografica del romanzo ora è stata doppiata in italiano.

Penso che non si possa proporre nulla di più piacevole di questo film per una serata in famiglia.

            Buona visione!